07 settembre 2021
Q
uando ai personaggi che interpreti mettono in bocca le frasi che avresti potuto dire anche tu, significa che hai trovato le persone giuste con le quali lavorare. «Il dolore è un compromesso» dice Michel (Jean Paul Belmondo) in Fino all’ultimo respiro opera prima di Jean-Luc Godard. La vita di Belmondo si è fermata ieri nella sua casa di Parigi,ma è stata una vita piena, densa, di quelle senza stuntman, così come lui non li voleva nei suoi film e insisteva per interpretare anche le scene più movimentate e pericolose. Dopo un diploma al conservatorio nazionale d’arte drammatica di Parigi e qualche primo assaggio di teatro, nel 1959 Jean Paul inizia a prendere le misure col cinema, peraltro in grandi mani come quelle di Claude Chabrol (A doppia mandata) e nel 1960 di Vittorio De Sica (La ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati