24 agosto 2021
«Senza l’amore che include anche i nemici nessuna riconciliazione è possibile». Per questo l’esempio di san Massimiliano Kolbe, di cui quest’anno ricorre l’ottantesimo anniversario della morte, rappresenta una guida, un modello di carità, ispirazione della riconciliazione per tutta l’Europa ma soprattutto per polacchi e tedeschi. Parole dense di significato quelle pronunciate dall’arcivescovo di Bamberg, Ludwig Schick, presidente della Commissione per la Chiesa universale dell’episcopato tedesco e responsabile del Consiglio di amministrazione della Fondazione Kolbe, intervenuto giorni fa alla concelebrazione eucaristica in memoria del santo francescano. L’occasione è stata il dodicesimo Seminario europeo di riconciliazione svoltosi a Oświęcim (Auschwitz), in collaborazione con le Conferenze episcopali di ...
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