09 agosto 2021
Sicuramente questi giorni non sono come li immaginavo in primavera. Sarei dovuta tornare da Tokyo proprio questa settimana, dopo la gara di saluto in lungo, e subito per preparare un’altra valigia per i Mondiali under 20 a Nairobi. Due viaggi che sognavo. Ma ho fatto pace con l’infortunio — che mi ha impedito di essere a Tokyo e in Kenya — poco dopo che questo è successo.
Prendo atto e vado avanti. Proprio come stacco la spina tra un salto e l’altro — mi sento una atleta “a risparmio energetico” — così ho staccato la spina per recuperare al massimo.
E così ho fatto un reset totale fisico e mentale. Adesso che mi sento meglio ho una voglia matta di ricominciare ad allenarmi. Ora come ora ho più voglia di lavorare che di gareggiare. Ho voglia di iniziare “da zero” con il mio allenatore — il mio babbo Gianni ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati