In Nicaragua

Il Partito dei Cittadini per la Libertà escluso dal processo elettorale

07 agosto 2021

Managua , 7. Non si fermano in Nicaragua gli episodi che stanno minando il corretto svolgimento del processo elettorale in vista delle presidenziali, in programma il 7 novembre. Il segretario del Consiglio supremo elettorale del Nicaragua (Cse), Luis Luna, ieri, ha annunciato l’annullamento della “personalità giuridica” del Partito dei Cittadini per la Libertà (CxL), principale formazione politica di opposizione al presidente Daniel Ortega. Ciò comporterà l’esclusione del CxL dalla corsa elettorale. L’organo elettorale, inoltre, ha tempo fino al 9 agosto per convalidare le candidature alle elezioni presidenziali. Altri due partiti di opposizione erano stati già estromessi nei mesi scorsi: il Partito Conservatore e il Partito per la Restaurazione Democratica.

Intanto gli Stati Uniti hanno annunciato ieri nuove restrizioni sui visti di ingresso nel Paese a una cinquantina di nicaraguensi, familiari di rappresentanti dell’Assemblea nazionale, pubblici ministeri e giudici ritenuti responsabili di uno svolgimento non corretto del processo elettorale. Lo ha reso noto il portavoce del dipartimento di Stato Usa, Ned Price, affermando che le sanzioni — che si aggiungono a quelle del 12 luglio scorso — sono un’ulteriore risposta alla repressione di proteste pacifiche, di abusi dei diritti umani, e alla detenzione di oltre 30 leader civili e dell’opposizione nicaraguense, tra cui sette candidati alla presidenza, dal 28 maggio scorso. Questi il 7 novembre prossimo avrebbero dovuto sfidare Daniel Ortega, leader del Fronte sandinista di liberazione nazionale (Fsln), che correrà per il terzo mandato consecutivo da presidente, il quarto in assoluto.