Sotto l’egida dell’imperatore Augusto

Vitruvio, la geometria (e la pensione)

 Vitruvio, la geometria (e la pensione)  QUO-177
06 agosto 2021
L’unione fa la forza. Da un lato, l’imperatore Augusto che per incrementare i fasti di Roma mirava a potenziarne l’edilizia pubblica; dall’altro, Vitruvio, l’architetto per eccellenza, ben disposto a impiegare il suo genio al servizio della gloria della città eterna. Se fossero state portate a termine le opere che erano state progettate, Augusto avrebbe garantito a Vitruvio la pensione, stabile e robusta. L’impegno preso, fu assolto egregiamente dall’architetto; la promessa fatta, fu onorata dall’imperatore. Vitruvio era un teorico. Preferiva stare “dietro la scrivania” per disegnare sulla carta le coordinate essenziali e le dinamiche strutturali entro le quali inscrivere il progetto. La sua fama si lega in particolare all’unico testo integro latino di architettura, intitolato, appunto, De architectura , scritto tra il 29 ed il 23 ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati