Monsignor Wachowski alla conferenza internazionale di Parigi

Interferenze e interessi non ostacolino la rinascita del Libano

A picture taken with a drone shows a general view of the site of the Aug. 4, 2020 explosion in ...
04 agosto 2021

«Aiutiamo il Libano a trovare la via di uscita da questa grave crisi! Aiutiamo il suo popolo a non perdere la speranza, e diamo ai libanesi la possibilità di essere protagonisti di un futuro migliore nella loro terra e senza indebite interferenze». Rilanciando e amplificando l’appello pronunciato in mattinata da Papa Francesco, monsignor Mirosław Stanisław Wachowski, sotto-segretario per i Rapporti con gli Stati, si è rivolto con queste parole ai partecipanti alla conferenza internazionale di sostegno al Paese mediorientale, che si svolge a Parigi nel pomeriggio di oggi, 4 agosto.

«Il Libano — ha affermato il prelato — è una grande nazione che testimonia una esperienza unica del vivere insieme consolidata nel trascorso dei secoli e anche per questo non può essere lasciato in balia della sorte o nelle reti di chi persegue i propri interessi». Ribadendo ancora una volta quanto detto dal Pontefice, monsignor Wachowski ha sottolineato che il Paese dei cedri rappresenta «un messaggio universale di pace e di fratellanza che si leva dal Medio Oriente» ed è dunque «fondamentale che continui tale sua vocazione specifica». Occorre perciò — come ha invocato Papa Francesco — «che chi detiene il potere si ponga finalmente e decisamente al vero servizio della pace e non dei propri interessi. Basta ai tornaconti di pochi sulla pelle di molti!».

Nel ricordare che, dopo la tragica esplosione di un anno fa nel porto di Beirut, «la Santa Sede e le agenzie umanitarie della Chiesa cattolica hanno offerto un aiuto sostanziale a sostegno delle vittime e della ricostruzione, in particolare delle case, degli ospedali e delle scuole», il sotto-segretario per i Rapporti con gli Stati ha ribadito che oggi «c’è bisogno dell’impegno di tutti, dentro e fuori del Paese». E ha concluso auspicando che «la presente riunione, nell’aiutare economicamente il Paese, favorisca le condizioni affinché il Libano non sprofondi oltre, ma inizi una ripresa e un cammino di risalita che sarà a beneficio di tutti».