20 luglio 2021
C’è un messaggio di speranza per i 12 mila detenuti di Cali. È una lettera scritta da un figlio. Un video. Una fotografia che ritrae la propria famiglia. La Chiesa locale si fa portatrice di questi pensieri e istantanee. Ciò è diventato fondamentale durante la pandemia, quando erano state sospese le visite dei familiari, dei volontari e i laboratori. Adesso gli incontri stanno riprendendo, anche se molto sporadicamente. In questo tempo sospeso, lungo un anno e mezzo, la pastorale penitenziaria della capitale colombiana ha continuato a dare assistenza spirituale, pastorale e psicologica. Si è parlato anche di ciò lo scorso 15 luglio al forum «Verso una giustizia riparativa dell’essere», sul sistema carcerario e i diritti umani, organizzato dall’arcidiocesi di Cali e dal ministero della ...
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