Il Vangelo in tasca

Pezzi avanzati

 Pezzi  avanzati  QUO-158
15 luglio 2021

Non possono permettersi una alimentazione adeguata, non ce la fanno a riscaldare a sufficienza la casa, non riescono a far fronte a spese impreviste anche se di piccola entità. Sono quindici milioni i poveri in Italia, una famiglia su quattro (dati dell’Istituto nazionale della previdenza sociale - Inps).

E si parla di sei milioni di tonnellate di cibo sprecato.

L’Organizzazione delle Nazioni Unite si era proposta di vincere la fame nel mondo nel corso del 2015: ma oggi si è ancora distanti dall’obiettivo! «La speculazione sulla fame divora cibo per cinquanta miliardi!». Lo scandalo del cibo buttato nella spazzatura...

«Raccogliete i pezzi avanzati…», dice Gesù ai discepoli, dopo aver sfamato la folla che lo seguiva. Siamo invitati a seguire il Vangelo! Siamo invitati a cambiare stili di vita.

Perché «c’è tanto di quel pane sulla terra, tanto di quel cibo, che a non sprecarlo e a condividerlo basterebbe per tutti. E, invece, tutti ad accumulare e nessuno a distribuire» (Ermes Ronchi).

Pensiamo che meno del 20% della popolazione possiede l’86% della ricchezza mondiale! Dovremmo provare vergogna! Siamo passati da tavole con molti commensali e poco cibo in cucina, a tavole quasi deserte ma con cibo abbondante in frigoriferi, in dispensa, in cantina.

Meditiamo quanto scrive Papa Francesco nell’enciclica sulla cura della casa comune: «Abbiamo troppi mezzi per scarsi e rachitici fini... Più il cuore delle persone è vuoto, più ha bisogno di oggetti da comprare, possedere e consumare... È sempre possibile sviluppare una nuova capacità di uscire da se stessi verso l’altro…» (Laudato si’ 203-204).

Proviamo a puntare su un altro stile di vita. Non lasciamoci travolgere dal consumismo superfluo, fine a se stesso! Dice ancora Papa Francesco: «Quando siamo capaci di superare l’individualismo, si può effettivamente produrre uno stile di vita alternativo e diventa possibile un cambiamento rilevante della società» (n. 208).

di Leonardo Sapienza