PER LA CURA DELLA CASA COMUNE
Le Comunità Laudato si’
Firenze

Con la libertà dei figli di Dio

 Con la libertà dei figli di Dio  QUO-144
28 giugno 2021

Per il gruppo di Firenze l'idea di costituirsi come Comunità Laudato si’ nacque nel novembre 2019, a seguito del Convegno ecclesiale Cet, organizzato dalla Commissione della Conferenza episcopale toscana per la cultura e le comunicazioni sociali. «A quell’incontro partecipammo da varie diocesi della Toscana su un tavolo di lavoro dedicato all’ecologia», dicono i componenti del gruppo. La comunità si è formalmente costituita nel 2020 come Comunità Laudato si’ Toscana Firenze 1 come comunità interdiocesana, spalmata non solo nel capoluogo ma anche nei territori di Fiesole, Pistoia, Massa Marittima, Grosseto. A causa del lockdown, le attività all’aperto sono state per un periodo interrotte, fino a tornare a camminare insieme nel settembre 2020, nella Foresta dell’Acquerino nelle Montagne Pistoiesi. «In quell'occasione abbiamo creato la Comunità circolo Laudato si’, che mette assieme l’ispirazione delle comunità con quella dei circoli, ovvero la dimensione di apertura al mondo extraecclesiale con l’ispirazione francescana del Movimento cattolico mondiale per il clima». Oggi la Comunità circolo Laudato si’ della Toscana si compone di ventisette persone, tra cui due sacerdoti diocesani, due religiosi, un terziario francescano, una suora della Congregazione delle Sorelle apostole della Consolata e un seminarista. A loro volta, ciascuno di loro svolge la funzione di animatore di circoli Laudato si’ nelle rispettive diocesi di appartenenza. Ma la rete di contatti è ben più ampia, e si allarga fino a comprendere una cinquantina di persone di diversa estrazione. Dal mondo missionario ai gruppi missionari laicali, dall’Azione cattolica all’Agesci, dai ruoli diocesani alla pastorale sociale o del lavoro. La comunità è composta anche da professionisti che si occupano a vario titolo di ambiente, come agronomi e biologi oppure giornalisti e teologi. «Ci ritroviamo una volta al mese, per adesso ancora online — dicono i referenti — e sviluppiamo insieme un momento di riflessione sulla parola di Dio e sull’enciclica. Sono occasioni in cui invitiamo le persone a parlare intorno a un tema specifico: di solito cerchiamo di incrociare la conoscenza scientifica sui temi dell’ambiente e la risposta cristiana». Per i prossimi mesi, con le prime riaperture, la comunità toscana si prepara ad organizzare iniziative da svolgere all’aria aperta, come momenti di preghiera, gite o incontri pubblici. Tuttavia la pandemia, come ogni momento difficile, ha permesso di intravedere anche qualche opportunità da cogliere: «Questo periodo di lockdown lo abbiamo vissuto come occasione di formazione, nonché come arricchimento e conoscenza reciproca». Senza vertici né ruoli, ma agendo in perfetta parità e nel segno della massima inclusione. «Coordinamento non vuol dire controllo, per cui ci siamo dati una struttura molto semplice, orizzontale, senza gerarchie interne e con la massima libertà di partecipazione». Chi gestisce a sua volta, nelle rispettive diocesi, altre comunità o circoli Laudato si’ lo fa liberamente, con iniziative proprie locali, «per moltiplicare lo spirito dell’enciclica nella piena libertà dei figli di Dio».

di Sabrina Vecchi