Settanta uccisi negli scontri tra huthi e governativi a Marib

Yemen: s’infiamma
il conflitto

A fighter with forces loyal to Yemen's Saudi-backed government holds a position against Huthi rebels ...
12 aprile 2021

È di almeno 70 morti il bilancio dei violenti combattimenti scoppiati nelle ultime 24 ore tra le forze governative yemenite e i ribelli huthi nell’area di Marib. La regione è considerata l’ultimo bastione dei governativi nel nord dello Yemen al confine con l’Arabia Saudita. A darne notizie sono state ieri fonti governative.

I combattimenti tra governativi e huthi nel nord dello Yemen si concentrano «su tre fronti fuori dalla città di Marib» riferiscono fonti militari rilanciate dalle agenzie internazionali. I ribelli stanno cercando di sfondare le linee nemiche nel tentativo di strappare ai governativi l’ultimo fazzoletto di terra in loro possesso; un’area ricca di petrolio.

Secondo le fonti, le vittime tra gli huthi sono 44, 30 quelle tra i lealisti.

I ribelli hanno lanciato l’offensiva su Marib alcune settimane fa. Per contrastare l’avanzata degli huthi, i caccia della coalizione internazionale a guida saudita che sostiene il governo del presidente Hadi, riconosciuto anche dall’Onu, hanno bombardato dodici obiettivi legati ai ribelli, stando alla televisione ufficiale di Riad.

Intanto, sempre ieri, la coalizione internazionale a guida saudita ha reso noto di aver intercettato e distrutto sei droni carichi di esplosivo lanciati da huthi contro il proprio territorio. La coalizione ha detto che «i tentativi ostili degli houthi sono deliberati e sistematici e vogliono prendere di mira i civili» ha riferito la televisione di stato. La coalizione aveva anche detto in precedenza di aver distrutto un missile balistico lanciato dagli huthi verso la città saudita di Jazan; l’ordigno è stato intercettato e distrutto prima di raggiungere la città, riporta la Reuters.

Gli attacchi missilistici degli huthi contro l’Arabia Saudita raramente provocano vittime o danni ingenti, ma la loro frequenza è aumentata negli ultimi mesi, con droni e missili balistici che ormai vengono intercettati in territorio saudita quasi ogni giorno.

Come noto, i combattimenti in Yemen sono iniziati nel 2014 quando gli huthi hanno preso il controllo della provincia settentrionale di Saada e delle aree limitrofe. Gli houthi hanno quindi lanciato un’offensiva culminata nella conquista della capitale Sana’a, costringendo il presidente Hadi all’esilio all’estero. Il conflitto si è intensificato drammaticamente nel marzo 2015, quando l’Arabia Saudita e altri otto Stati, sostenuti dalla comunità internazionale, hanno deciso di scendere in campo contro i ribelli al fianco dei governativi.