A Pasqua le mense francescane ancora più impegnate per i poveri

Speranza dentro l’uovo

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31 marzo 2021

Pranzi speciali, colombe solidali e uova di Pasqua per i bambini più fragili: le mense francescane italiane si preparano alle prossime festività cercando di trasmettere serenità e speranza anche alle persone e alle famiglie che, in seguito alla pandemia, si sono trovate ad aver bisogno di aiuto. Sono oltre cinquecentomila i pasti distribuiti dalle mense francescane sostenute dal progetto solidale dell’Antoniano «Operazione pane» nell’ultimo anno, oltre il 40 per cento in più rispetto all’edizione precedente. Ogni mese, riferisce un comunicato stampa della Antoniano Onlus, vengono offerti circa ventiseimila pasti e quasi milleduecento al giorno.

«L’emergenza covid-19 oltre a generare una drammatica crisi sanitaria — sottolinea il direttore dell’Antoniano, fra Giampaolo Cavalli — sta indebolendo fortemente anche il tessuto sociale, peggiorando la condizione dei più fragili e mettendo in difficoltà tante famiglie». Tra i nuovi ospiti delle mense francescane, spiega il religioso, oggi ci sono tante persone che hanno perso il lavoro in seguito alla grave situazione sanitaria e che spesso fanno anche fatica a chiedere aiuto, «perché provano quasi vergogna per la loro nuova condizione». Ed è a loro che deve essere rivolto lo sguardo caritatevole per dare un segno di speranza a chi non riesce a vedere la luce in fondo al tunnel. «Operazione pane», aggiunge Cavalli, «tiene unite le mense francescane e ci aiuta a non dimenticare nessuno: a mettere in tavola un pasto caldo per tutti e a fare in modo che le nostre porte restino sempre aperte in sicurezza, nonostante le grandi difficoltà del momento».

Le realtà francescane italiane sostenute dal progetto, di cui beneficia anche una comunità in Siria, si trovano in parecchie città tra cui Roma, Palermo, Catanzaro, Torino, Verona, Bologna e Milano. In questi mesi si sono tutte riorganizzate per continuare a restare accanto ai più indifesi nel rispetto delle disposizioni delle autorità per il contenimento della pandemia, attivando la distribuzione di kit alimentari all’aperto, organizzando colloqui a distanza per raccogliere le richieste di aiuto dei più vulnerabili e distribuendo pacchi alimentari a domicilio. A esempio, nel giorno della Risurrezione del Signore, a Palermo la «Mensa del padre Abraham» consegnerà agli ospiti le “scatole scaldacuore”, confezioni piene di regali raccolti tra la gente per aiutare i senza fissa dimora e le famiglie che si rivolgono ai religiosi, mentre a Torino le famiglie della mensa e del Centro di ascolto Sant’Antonio riceveranno uno speciale pacco alimentare. A Bologna, sede della «Mensa padre Ernesto» dell’Antoniano che coordina l’intero programma «Operazione pane», i frati e i volontari resteranno accanto agli indigenti preparando per loro un pranzo speciale con dolci di Pasqua.

di Rosario Capomasi