· Città del Vaticano ·

Nella Settimana santa su iniziativa dell’Elemosineria apostolica

In Vaticano vaccino
per 1.200 poveri

 In Vaticano  vaccino per 1.200 poveri  QUO-069
26 marzo 2021

Durante la Settimana santa, «altre dosi del vaccino Pfizer-BioNTech, acquistate dalla Santa Sede e offerte dall’ospedale Lazzaro Spallanzani, tramite la Commissione vaticana covid-19, saranno destinate alla vaccinazione di 1.200 persone tra le più povere ed emarginate, e che sono per la loro condizione le più esposte al virus». Lo ha reso noto l’Elemosiniera apostolica attraverso un comunicato diffuso nella mattina di venerdì 26 marzo.

Proprio nell’imminenza della Domenica di Pasqua, nella quale si celebra la risurrezione del Signore, «per dare concretezza ai diversi appelli di Papa Francesco perché nessuno venga escluso dalla campagna vaccinale anti covid-19», l’Elemosineria «si rende nuovamente prossima alle persone più fragili e vulnerabili».

«Inoltre — si fa presente nel comunicato — per continuare a condividere il miracolo della carità verso i fratelli più vulnerabili, e dare loro la possibilità di accedere a questo diritto, sarà possibile effettuare una donazione online per un “vaccino sospeso”, sul conto della carità del Santo Padre gestito dalla Elemosineria apostolica», accessibile al sito internet: www.elemosineria.va

L’Elemosineria ricorda l’«accorato appello» lanciato lo scorso anno da Papa Francesco nel messaggio Urbi et Orbi nel giorno di Natale: «Chiedo a tutti: ai responsabili degli Stati, alle imprese, agli organismi internazionali, di promuovere la cooperazione e non la concorrenza, e di cercare una soluzione per tutti: vaccini per tutti, specialmente per i più vulnerabili e bisognosi di tutte le regioni del Pianeta. Al primo posto, i più vulnerabili e bisognosi!... Di fronte a una sfida che non conosce confini, non si possono erigere barriere. Siamo tutti sulla stessa barca».

Inoltre, prosegue il comunicato, «sul ricorso al vaccino il Pontefice ha incoraggiato più volte le persone a vaccinarsi, perché è un modo di esercitare la responsabilità verso il prossimo e il benessere collettivo, ribadendo con forza che tutti devono avere accesso al vaccino, senza che nessuno sia escluso a causa della povertà».

In particolare, «nel mese di gennaio scorso, quando è iniziata in Vaticano la campagna vaccinale anti covid-19, Papa Francesco ha voluto che tra le prime persone vaccinate ci fossero oltre venticinque poveri, in gran parte senza fissa dimora, che vivono intorno a San Pietro e che quotidianamente vengono assistiti e accolti dalle strutture di assistenza e residenza dell’Elemosineria apostolica».

Infine, il comunicato informa che «la vaccinazione dei poveri nel corso della Settimana santa avverrà nella struttura appositamente adibita all’interno dell’aula Paolo vi in Vaticano, e sarà usato lo stesso vaccino somministrato al Pontefice e ai dipendenti della Santa Sede». E «i medici e gli operatori sanitari impiegati saranno i volontari che operano stabilmente nell’ambulatorio “Madre di Misericordia”, situato sotto il colonnato del Bernini, i dipendenti della Direzione di sanità e igiene del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e i volontari dell’Istituto di Medicina solidale e dell’ospedale Lazzaro Spallanzani».