Ne mancano ancora 38. E gli attacchi continuano

Nigeria: liberate
279 studentesse rapite

Alcune delle ragazze liberate (Reuters)
02 marzo 2021

Sono libere e stanno bene 279 delle ragazze rapite dalla loro scuola venerdì scorso da un commando armato in Nigeria. Ne mancano all’appello ancora 38, fanno rilevare sul posto, anche se l’annuncio ufficiale aveva parlato della liberazione dell’intero gruppo. Per queste bambine ed adolescenti prelevate con un sequestro di massa, aveva pregato Papa Francesco, insieme ai fedeli riuniti in piazza San Pietro per l’Angelus domenicale.

La preghiera era stata introdotta dall’appello: «Unisco la mia voce — aveva detto il Papa — a quella dei vescovi della Nigeria per condannare il vile rapimento di 317 ragazze portate via dalla loro scuola. Preghiamo per queste ragazze perché possano presto tornare a casa. Preghiamo la Madonna perché le custodisca». Martedì 279 ragazze sono state restituite: secondo il governatore dello Stato dove si è consumato il sequestro, Bello Matawalle, mancherebbero ancora 38 ragazze da liberare.

Non si arresta intanto l’esplosione di violenza nel nord del Paese, dove i sequestri di massa di studenti si sono ripetuti due volte nel giro di una settimana. I jihadisti dell’Iswap, il gruppo terrorista dello Stato islamico in Africa occidentale, sarebbero dietro agli attacchi in due città della Nigeria, a Dikwa nel Borno e a Geidam nello Yobe. A Dikwa — città già bersaglio dei jihadisti — l’obiettivo dell’azione militare sono un campo militare e una base Onu che ospita anche 25 operatori umanitari.