Per le celebrazioni in Polonia del 90° anniversario delle apparizioni a santa Faustina

Capaci di misericordia

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25 febbraio 2021

«Oggi il mio pensiero va al santuario di Płock, in Polonia, dove novant’anni fa il Signore Gesù si manifestò a santa Faustina Kowalska, affidandole uno speciale messaggio della Divina Misericordia». Lo ha ricordato il Papa al termine dell’Angelus del 21 febbraio, sottolineando che «mediante san Giovanni Paolo II, quel messaggio è giunto al mondo intero, e non è altro che il Vangelo di Gesù Cristo, morto e risorto, che ci dona la misericordia del Padre. Apriamogli il cuore, dicendo con fede: “Gesù, confido in Te”», ha auspicato il Pontefice che il giorno seguente, lunedì 22, ha voluto unirsi spiritualmente alle celebrazioni in terra polacca. Attraverso una lettera al vescovo di Płock, monsignor Piotr Libera, ha assicurato di partecipare alla preghiera dei fedeli presenti «alla solenne celebrazione nel santuario della Divina Misericordia» e di quanti seguivano attraverso i media il rito presieduto dall’arcivescovo Jan Romeo Pawłowski, segretario per le Rappresentanze pontificie. Li ha incoraggiati a rivolgersi alla «fonte»: «Chiediamo a Cristo il dono della misericordia. Lasciamo che ci abbracci e ci penetri. Abbiamo il coraggio di tornare a Gesù, di incontrare il suo amore e la sua misericordia nei sacramenti. Sentiamo la sua vicinanza e tenerezza e allora anche noi saremo più capaci di misericordia, pazienza, perdono e amore», ha concluso Francesco.

Il 22 febbraio 1931, nel convento di Płock, la religiosa beatificata nel 1993 e canonizzata nel 2000 da Papa Wojtyła ricevette da Gesù apparsole la missione di proclamare al mondo la Divina Misericordia e di diffonderne l’immagine con la scritta Jezu ufam tobie (“Gesù confido in te!”). E all’omelia monsignor Pawłowski ha spiegato che «oggi, dopo 90 anni» quella «preghiera è tradotta in centinaia di lingue, ed è ripetuta milioni di volte. Possiamo osar dire — ha aggiunto — che essa completi il “Padre Nostro”, la preghiera stabilita da Gesù per insegnare ai discepoli come rivolgersi al Padre; mentre quella insegnata a suor Faustina ci dice come rivolgerci al Figlio Misericordioso».