Per un’equa distribuzione
dei vaccini

FILE PHOTO: A man, not wearing a face mask, walks beneath a mural depicting a hospital, amid the ...
19 febbraio 2021

Sull’orlo del «fallimento morale catastrofico» evocato dal direttore generale dell’Oms Ghebreyesus, il mondo industrializzato volge l’occhio all’iniqua ripartizione dei vaccini anticovid. Immorale ma anche miope e inefficace la spartizione fra dieci commensali internazionali del 75 per cento delle dosi disponibili per tutta l’umanità, ci si convince che è l’ora di intervenire. Così al suo debutto sul palcoscenico di un vertice internazionale — il g 7 virtuale — il presidente Joe Biden annuncia che gli Usa stanziano 4 miliardi per il programma Covax dell’Organizzazione mondiale della sanità. Le sette nazioni più industrializzate del pianeta — è il suo messaggio — devono tenere fede agli impegni già assunti nei confronti della comunità globale. Come ricorda oggi una lettera aperta al g 7 del segretario generale della Federazione luterana mondiale, reverendo Martin Junge, «il nazionalismo dei vaccini non può funzionare di fronte all’immane diseguaglianza rivelata dal covid. Finché tutti non saranno al sicuro — ammonisce — nessuno lo sarà».