Allarme in Europa per una variante proveniente dal Regno Unito

Fa paura la mutazione
del virus

TOPSHOT - An arrangement of UK daily newspapers photographed as an illustration in Liverpool on ...
21 dicembre 2020

Cresce la paura in Europa per la diffusione di una nuova forma di covid-19, proveniente dall’Inghilterra, che sarebbe il risultato di una mutazione del virus. A destare grande preoccupazione è la maggiore capacità di trasmissione che implicherebbe una diffusione talmente rapida — anche del 70-80 per cento — al punto di rischiare di andare fuori controllo anche negli altri Paesi del Vecchio continente.

Nel Regno Unito i contagi sono raddoppiati in appena una settimana e il timore è soprattutto legato alla tenuta del sistema sanitario. Le analisi hanno identificato una larga parte di casi del covid che ha subito una mutazione, apparsa per la prima volta a metà settembre nel sud-est dell’Inghilterra. Il ministro della Salute britannico, Matt Hancock, ha avvertito che, vista la recrudescenza di casi, le restrizioni «potrebbero durare mesi, fino a quando il vaccino non sarà ampiamente distribuito».

Fortunatamente la mutazione del virus non sembrerebbe essere più letale né più dannosa. Inoltre secondo gran parte della comunità scientifica, al momento non c’è nessuna evidenza che il nuovo ceppo del sars-cov-2 individuato in Gran Bretagna sia meno sensibile al vaccino già in uso nel Regno Unito e presto in arrivo nel resto d’Europa.

Il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc), ha invitato le autorità sanitarie pubbliche e i laboratori di tutti i paesi europei, a identificare immediatamente chi ha avuto contatti con persone positive alla nuova mutazione o ha viaggiato nelle aree colpite, in modo da testarli, isolarli e tracciare i loro contatti.

Sono molte le nazioni, europee e non, che hanno deciso di sospendere i voli con la Gran Bretagna. La presidenza tedesca dell’Unione europea ha invitato gli stati membri ad una riunione urgente dell’Ipcr, il meccanismo di gestione politica delle crisi. Il vertice ha il fine di coordinare la risposta dell’intera Ue alla variante del covid-19 riscontrata nelle scorse settimane in Gran Bretagna. Al momento, è già stata rilevata anche in Olanda, Danimarca, Australia e molto probabilmente in Sud Africa.

E ieri è arrivata la notizia del primo caso anche in Italia, dove oggi entra in vigore il nuovo Dpcm contenente le misure restrittive per le festività natalizie. Da Roma, il ministero della Salute ha annunciato di aver trovato una persona risultata positiva alla nuova variante. «La paziente — un giovane medico —, rientrata nei giorni scorsi dal Regno Unito con un volo atterrato all’aeroporto di Fiumicino, è in isolamento e ha seguito tutte le procedure stabilite dal ministero della Salute», ha fatto sapere il dicastero in una nota. All’ospedale Spallanzani di Roma è stata intanto avviata la procedura per l’isolamento della sequenza del virus per verificare la cosiddetta variante. A Bari poi ci sarebbe un altro caso sospetto all’esame delle autorità sanitari pugliesi. Si tratta di una ragazza 25enne rientrata giovedì scorso da Londra con la febbre. La giovane, sottoposta a tampone nel capoluogo pugliese, è risultata positiva al coronavirus.

Intanto l’Ema (Agenzia europea dei medicinali) dovrebbe rendere note oggi le conclusioni dei suoi esperti sulla sicurezza e l'efficacia del vaccino sviluppato da Pfizer/BioNTech.