L’Oms annuncia un piano di distribuzione di circa due miliardi di dosi di vaccini nei Paesi poveri

Covid: oltre 75 milioni di casi

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19 dicembre 2020

In Italia nuove misure restrittive per le festività


I casi di covid-19 nel mondo hanno superato ieri il tetto dei 75 milioni. Secondo l’ultimo aggiornamento diffuso questa mattina dalla Johns Hopkins University il numero complessivo delle infezioni registrato dall’inizio della pandemia è arrivato a 75.700.844, mentre il dato sui decessi per cause riconducibili al nuovo coronavirus è ormai vicino a 1,7 milioni, esattamente ha raggiunto le 1.675.292 unità.

Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyes, ha annunciato l’invio delle prime dosi di vaccino nei Paesi svantaggiati entro il primo trimestre del 2021. Presentando un sistema di distribuzione, messo a punto in collaborazione con il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (Unicef) e Gavi, l’alleanza per i vaccini, ha reso noto che tali Paesi riceveranno nel corso del prossimo anno circa due miliardi di dosi. L’Unicef potrebbe potenzialmente trasportare fino a 850 tonnellate di vaccini contro il covid-19 al mese nel 2021, se questa quantità diventasse disponibile, e guidare l’approvvigionamento e la distribuzione dei vaccini contro il virus nei 92 Paesi a reddito basso e medio. Per questo motivo il Fondo Onu sta lavorando con le compagnie aeree e con l’industria logistica per dare priorità alla distribuzione di vaccini in tutto il mondo.

«Questa è un’impresa storica e mastodontica», ha dichiarato Henrietta Fore, direttore generale dell’Agenzia Onu, sottolineando come «la portata dell’operazione è spaventosa e la posta in gioco non è mai stata così alta, ma siamo pronti ad affrontarla». L’obiettivo è quello di coprire almeno il 20 per cento della popolazione di ciascuno dei Paesi; questo consentirebbe di proteggere i gruppi considerati a più alto rischio. L’Unicef ha sviluppato linee guida per aiutare i Paesi a sviluppare piani nazionali per l’approvvigionamento, la conservazione e la distribuzione dei vaccini anti-covid e dei prodotti correlati. Sempre sul fronte vaccini ieri negli Stati Uniti la Food and Drug Administration ha autorizzato definitivamente anche la distribuzione del vaccino prodotto da Moderna.

In Italia intanto, il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte ha firmato ieri sera il nuovo Dpcm, pubblicato nella notte in Gazzetta Ufficiale e in vigore da domenica 20 dicembre, contenente le misure restrittive anti-covid per il periodo delle festività natalizie. «Ragioniamo per una zona rossa nel periodo dal 24 dicembre al 6 gennaio nei giorni festivi e prefestivi. Si esce di casa solo per ragioni di lavoro, necessità e salute. È possibile ricevere nella propria abitazione fino a 2 persone non conviventi con eventualmente i propri figli minori di 14 anni. È una misura che abbiamo pensato per consentire quel minimo di socialità che si addice a questo periodo» le parole di Conte in conferenza stampa da Palazzo Chigi.