Il Vangelo in tasca

Non si ama abbastanza

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17 dicembre 2020

Scuola elementare in provincia di Torino. Ai bambini della terza la maestra dà questo tema: «Chi uccideresti prima tra mamma e papà?». Bisogna dare ragione a quello studioso che pubblica un libro dal titolo: La nostra società ha ancora bisogno della famiglia? (Roberto Volpi).

E non ci si deve meravigliare se le cronache di tutti i giorni sono piene di efferati delitti avvenuti in famiglia.

— Uccide nel sonno la figlia dodicenne.

— Uccide il figlio di sedici anni perché stava difendendo la madre.

— È successo la sera di Natale: uccide il figlio per paura di perderlo.

E gli omicidi tra le coppie?

— Sputa benzina sulla moglie e appicca il fuoco: ero geloso!

— Uccide la moglie, la taglia a pezzi e la rinchiude in un freezer.

— A Palermo, un barbone rovistando in un cassonetto della spazzatura trova una neonata appena partorita con ancora attaccato il cordone ombelicale.

Per fortuna ci sono anche belle notizie.

— Il giorno di Natale, su un bancone che trasportava novecento migranti, è nato Salvatore!

— L’amore più forte di tutto. II miracolo di una mamma: bimbo nasce da donna in morte cerebrale.

— Il dono di mamma Veronica: ha fatto nascere la figlia rimandando le cure contro la leucemia.

— Francesco e Maria, insieme da ottantotto anni! Gli sposi più longevi d’Italia hanno centosei e centoquattro anni. Anziani che possiedono il segreto dell’amore eterno! Dicono: «Apparteniamo a quella generazione in cui le cose rotte si aggiustavano, non si buttavano via!». Altro che l’amore “usa e getta” di tanti giovani d’oggi! E poi ci sono le statistiche che dicono che l’Italia è il Paese in cui non ci si sposa più. Matrimoni in calo, e quelli civili superano quelli religiosi.

Uno studioso afferma: «Sulla famiglia, la Chiesa ha perso la sua battaglia culturale nei confronti della società laicali» (R. Volpi).

Ha senso, allora, celebrare e mostrare il modello della Santa Famiglia? Nonostante tutto, noi continuiamo a credere nella bellezza della famiglia. Nonostante i cambiamenti, le difficoltà, le nuove teorie, la famiglia rimane viva e vivace.

Nella famiglia impariamo che per amare bisogna anche saper soffrire. E che non si ama abbastanza, anche quando si ama troppo!

Lutero affermava che «La prima forma di governo, quella da cui prendono origine tutte le altre forme di governo, è la famiglia». Capiamo bene, allora, che se si sfalda e degenera la vita familiare, anche il tessuto sociale si deforma e si inquina. Difendiamo la famiglia, amiamo la famiglia, preghiamo per la famiglia!

Perché solo nella famiglia si può scoprire il segno più alto dell’amore umano e dell’amore divino!

di Leonardo Sapienza