Campagna della Comunità di Sant’Egidio

«Regala il Natale
ai più fragili»

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14 dicembre 2020

Tra marzo e ottobre sono stati somministrati 6.500 pasti a settimana nei cinquanta centri di distribuzione alimentare in Italia, ventotto solo a Roma. Un’impennata di richieste causata dalla pandemia che ha messo in ginocchio migliaia di famiglie italiane e non solo. È quanto emerge dai dati presentati dalla Comunità di Sant’Egidio in occasione del lancio della campagna di solidarietà «Sarà un Natale diverso, ma con gli amici di sempre. Regala il Natale ai più fragili». Nonostante i disagi causati dal coronavirus, la Sant’Egidio anche in questo Natale sarà al fianco dei più fragili, che conosce e sostiene durante tutto l’anno. Sono i tanti poveri, vecchi e nuovi, che in questi mesi hanno conosciuto difficoltà crescenti.

«Questo Natale sarà diverso dal solito — dichiara il portavoce della Comunità, Roberto Zuccolini — ma non mancherà il nostro impegno per essere vicini a chi si trova in difficoltà. Oggi, più che mai, data la situazione di forte fragilità e incertezza, è fondamentale non lasciare solo nessuno. Il tradizionale “pranzo con i poveri” che da anni realizziamo in Italia e in tutto il mondo avverrà in modo nuovo, per rispettare le disposizioni previste per l’emergenza covid-19. Mancheranno le tavolate e gli abbracci ma non il dono e il calore del Natale, che quest’anno sarà ancora più sentito. Effettueremo molta più distribuzione di cibo e di regali personalizzati. Sarà una grande occasione per dare coraggio e speranza a chi è stato colpito duramente dalla crisi economica e sociale».

Fino al 28 dicembre sarà possibile regalare il Natale a chi ha più bisogno grazie a una donazione con chiamata da rete fissa o sms al numero 45586. L’anno scorso la Comunità ha potuto invitare al pranzo di Natale 60.000 persone in difficoltà in novanta città italiane, e oltre 200.000 nel mondo. «Quest’anno — prosegue Zuccolini — vogliamo fare di più offrendo, in un clima di festa che rispetterà le misure sanitarie in vigore, pasti e regali in tanti luoghi, in tutta Italia e nel mondo, dal 25 dicembre fino a tutto il periodo delle festività».

A causa della pandemia e della crisi economica che l’ha accompagnata, l’appuntamento avrà quest’anno anche l’obiettivo di rafforzare le reti della solidarietà. A partire dal primo lockdown, infatti, la Comunità di Sant’Egidio ha registrato un significativo aumento di richieste di generi alimentari, a beneficio di tante persone, alcune delle quali ridotte in povertà per la perdita del lavoro.

La Comunità si è mobilitata fin dall’inizio dell’emergenza tenendo operative per tutto l’anno le mense per i poveri e ha incrementato i “pasti itineranti” per le persone che vivono in strada, insieme a prodotti utili per proteggersi dal contagio come mascherine, guanti e gel igienizzanti. «Ogni 25 dicembre — conclude il portavoce — accogliamo i poveri e i fragili che la Comunità di Sant’Egidio sostiene e aiuta durante tutto l’anno: anziani soli, famiglie in difficoltà, persone senza fissa dimora, rifugiati giunti con i corridoi umanitari. Nel Natale di un anno così difficile come questo, vogliamo mostrare a tutti un segno di unità e di speranza concreta: dalla crisi si esce con la solidarietà».

Fra le tante iniziative, con l’inizio della campagna di solidarietà è stata presentata anche la nuova edizione di Dove mangiare, dormire, lavarsi, una sorta di “Guida Michelin” per i poveri, destinata in particolare ai senza fissa dimora e dedicata a Modesta Valenti, la homeless che viveva alla stazione Termini di Roma morta senza soccorso, nell’inverno del 1983, perché il personale dell’ambulanza, considerandola sporca, si rifiutò di assisterla. Nelle pagine della guida, ogni anno, la Comunità di Sant’Egidio segnala gli indirizzi di tutte le strutture legate al mondo del volontariato e delle istituzioni alle quali si può rivolgere chi vive, soprattutto, in strada. Intanto, nei giorni scorsi, la Comunità ha preso parte, insieme all’Associazione italiana sclerosi multipla, alla campagna del “panettone sospeso” per i più poveri. Con una donazione di 10 euro ciascuna si è potuto compiere una doppia azione solidale: sostenere la ricerca scientifica sulla sclerosi multipla e donare il panettone alle famiglie povere, agli anziani e alle persone senza dimora assistiti dalla Comunità di Sant’Egidio.

di Francesco Ricupero