Otto morti e trentuno feriti

Missili su Kabul

Police officers stand guard after rockets hit residential areas in Kabul, Afghanistan November 21, ...
21 novembre 2020

È salito a otto morti e 31 feriti il bilancio provvisorio dell’attacco sferrato stamane su Kabul. La capitale dell’Afghanistan è stata colpita da un numero ancora imprecisato di razzi — almeno 23 — e due esplosioni. Tra le vittime anche un dipendente delle forze di sicurezza, mentre altri tre sono rimasti feriti. Lo riferisce il ministero degli Interni, citato dall’emittente Tolo News, «Questa mattina terroristi hanno lanciato 14 missili sulla città di Kabul», ha dichiarato il portavoce del ministero, Tariq Arian, spiegando che sono state colpite aree fortemente protette.

L’attacco al momento non è stato rivendicato da nessun gruppo e i talebani hanno negato qualsiasi coinvolgimento.

Dopo le esplosioni provocate dalla detonazione di due ordigni improvvisati, in diverse parti della città, sono stati lanciati diversi missili contro zone densamente popolate della capitale e vicino la Zona Verde, dove hanno sede ambasciate e aziende internazionali. Le esplosioni sono avvenute nelle aree di Chechel Sutoon e Arzaan Qeemat a Kabul. Foto e video che circolano sul web mostrano edifici danneggiati dal forte impatto, con finestre rotte e grossi fori sui muri esterni.

Secondo le ultime notizie, anche la sede diplomatica dell’Iran sarebbe stata raggiunta da uno dei razzi che oggi hanno colpito la capitale afghana. Lo scrive la missione diplomatica su Twitter, specificando che non ci sono vittime.

Intanto, il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, incontrerà nelle prossime ore a Doha, in Qatar, i negoziatori per i talebani e i delegati del governo afghano. Gli incontri avverranno separatamente. Pompeo vedrà anche l’emiro del Qatar, Tamim bin Hamad Al Thani. I colloqui di pace sono però in una fase di stallo dopo l’accordo raggiunto il 29 febbraio scorso tra Washington e gli insorti. A metà settembre sono invece iniziati a Doha i colloqui tra i negoziatori talebani e i delegati del governo di Kabul.

Proprio all’inizio di questa settimana, il Pentagono ha dichiarato che presto ritirerà circa 2.000 militari dall’Afghanistan, accelerando la tempistica stabilita dall’accordo firmato il 29 febbraio tra Washington e i talebani che prevede un ritiro completo degli Stati Uniti a metà del 2021.