· Città del Vaticano ·

DONNE CHIESA MONDO

Questo mese Progetti

Venti volumi per un Libro

Gerard Dou Donna anziana che legge la Bibbia (ca. 1630) Rijkmuseum, Amsterdam (Wikipedia)
28 novembre 2020

La Bibbia e le Donne


Nel 2006 due note studiose e amiche, l’austriaca Irmtraud Fischer e l’italiana Adriana Valerio, concepivano il coraggioso progetto di creare un network di donne europee impegnate negli studi storico-esegetici e teologici, per condividere ricerche, portate avanti in ambito accademico ed ecclesiastico, spesso penalizzate da una scarsa circolazione dovuta ad una distanza non tanto geografica, quanto linguistica e culturale. Con l’adesione della spagnola Mercedes Navarro Puerto, la svedese Jorunn Økland e l’americana Christiane de Groote, prende corpo il progetto internazionale La Bibbia e le Donne: Esegesi, Storia e Cultura, che in questi anni ha fatto dialogare specialisti cattolici, protestanti ed ebrei organizzando convegni e workshop in tutta Europa, preparatori all’edizione di volumi che hanno saputo raccogliere gli esiti di un confronto sempre aggiornato e appassionato. La pubblicazione dei venti volumi previsti in quattro lingue si deve all’impegno di altrettante case editrici, Kohlhammer per l’edizione tedesca, Verbo divino per la spagnola, Society of Biblical Literature/Brill-Leiden per l’inglese e Il Pozzo di Giacobbe per quella italiana, che hanno creduto a questa impresa pioneristica dal carattere internazionale, interconfessionale e multidisciplinare, una sfida coraggiosa sul piano umano, culturale e religioso.

Quello proposto è un lungo percorso storico-culturale che intende la religione come fattore centrale che, attraverso i secoli, ha esercitato la sua influenza nella sfera politico-sociale per quanto concerne le relazioni tra i generi. Oggetto di studio è la Bibbia, la storia della sua ricezione in Occidente, e il modo in cui la sua interpretazione ha condizionato il rapporto uomo-donna. Ampio spazio è riservato alla storia dell’esegesi, un ambito di studi in cui la presenza femminile è mancata per una sottovalutazione delle donne come soggetti di lettura e interpretazione. Oltre a ricostruire come la Bibbia sia stata interpretata rispetto allo status delle donne, è centrale come le donne ne abbiano fornito una loro interpretazione. L’intento del progetto non è tanto recuperare un altro punto di vista, quello delle donne, quanto riconsiderarle insieme agli uomini come soggetti della Traditio, di un continuo processo di comprensione, codificazione e trasmissione dei testi, dell’incessante rimodularsi dell’annuncio cristiano.

Il piano dell’opera La Bibbia e le Donne è articolato in tre macrosezioni. La prima, riservata all’esegesi biblica, si articola in volumi su Antico e Nuovo Testamento, dedicati rispettivamente alla Torah, alla Profezia e agli Scritti della Bibbia ebraica, quindi ai vangeli canonici e alle lettere paoline. Una seconda sezione raccoglie gli Scritti apocrifi e pseudoepigrafici, gli studi sul giudaismo rabbinico e quello medievale. La terza sezione, sulla storia dell’esegesi, copre un arco temporale vasto: prende le mosse dai Padri della Chiesa per proseguire con una ricostruzione del contributo delle lettrici della Bibbia nell’Alto e Basso Medioevo, nel periodo rinascimentale, nel complesso snodo della Riforma e della Controriforma; per allargare lo sguardo anche all’Illuminismo e alla Restaurazione fino alla contemporaneità, con un volume sulle nuove tendenze fra xix e xx secolo.

Per i tipi de Il Pozzo di Giacobbe sono stati pubblicati nove volumi e altri tre sono in preparazione. L’editore Crispino Di Girolamo ha accolto questo progetto e ne ha garantito la prosecuzione. Di prossima uscita è il volume Scritti apocrifi e scritti di donne tra primo cristianesimo e tardo antico, a cura di Silke Petersen, Outi Lehtipuu e la sottoscritta, volume discusso nel colloquio internazionale organizzato a Catania nel 2014, in collaborazione con l’unità di ricerca etnea, che nell’ambito di un progetto «firb Futuro in ricerca 2012» ha lavorato sui modelli e le interazioni di genere nei gruppi protocristiani. Questa raccolta di studi condotti sugli apocrifi cristiani antichi, mira a ricollocare nell’ambito della storia dei cristianesimi queste scritture a lungo considerate eretiche ed emarginate, considerando un possibile ruolo da parte delle donne nel loro processo di trasmissione e ricezione. Il discepolato femminile e le tradizioni di Eva nei “testi recuperati” di Nag Hammadi, la figura di Maria in scritti dalla più nota tradizione come il Protovangelo di Giacomo, e ancora la continenza femminile, il rapporto fra genere e schiavitù e genere e disabilità negli Atti degli apostoli apocrifi sono alcuni dei temi delle due prime sezioni del volume. Una terza parte si occupa di testi scritti probabilmente da donne (Perpetua, Proba, Egeria, Eudocia), o in cui per lo meno è ravvisabile una “voce femminile”. Chiudono questo percorso le iscrizioni tombali di due diaconesse, che offrono una testimonianza di inedite strategie di ricezione dei testi più noti del Nuovo Testamento.

di Arianna Rotondo


Superiori in tempo di pandemia


Non potendosi tenere corsi e lezioni in presenza, è stato l’anno del webinar, seminario educativo e informativo, interattivo, tenuto su Internet. Lo strumento che più sta crescendo nel campo della formazione online. Attivissima su questo fronte l’Unione internazionale delle Superiori generali (Uisg), che il prossimo mese ne organizza più di uno: il 2 dicembre «Essere superiori in tempo di pandemia», insieme all’Unione Superiori generali (Usg).  Il 16 dicembre «La stampa e la vita religiosa». È stata una necessità, se ne è fatta virtù: perché consente di confrontare esperienze ma anche di  mantenere senso di comunità