Le politiche «che cercano di frenare e reprimere la migrazione favoriscono soltanto i gruppi criminali», per i quali chi scappa dalla propria terra e affronta lunghi viaggi per sottrarsi a sofferenze e ingiustizie è considerato alla stegua di un «oggetto di affari che genera ingenti somme di denaro». È la nuova denuncia dei vescovi messicani all’indomani dell’appello lanciato dal Papa all’Angelus. In un messaggio a firma del vescovo José Guadalupe Torres Campo, presidente della dimensione episcopale di pastorale della mobilità umana della Conferenza dei presuli del Paese, si ricorda l’anniversario del massacro dei 72 migranti avvenuto il 24 agosto 2010 a San Fernando, nello stato di confine di Tamaulipas: persone di diverse nazionalità (Brasile, Ecuador, Nicaragua, Honduras, Guatemala, El Salvador), che «cercavano una vita migliore» e vennero uccise brutalmente. Un evento drammatico che, per l’episcopato messicano, richiama alla memoria le tragedie di tanti altri migranti «che ancora oggi continuano a essere vittime della criminalità organizzata» e costituisce un forte richiamo a promuovere «politiche migratorie più giuste e accessibili che non costringano i migranti a vivere nella clandestinità» trasformandoli in «facile preda per questi gruppi». «Come Chiesa — assicurano i presuli — ci addolora la situazione che stanno attraversando molti fratelli e sorelle migranti, e siamo solidali con le famiglie di questi 72 e di tutte le persone migranti che sono stati vittime della criminalità organizzata nel nostro Paese e che oggi reclamano giustizia e verità».
- SEZIONI
- RUBRICHE
- DONNE CHIESA MONDO
- L'OSSERVATORE DI STRADA
- ABBONAMENTI
- ARCHIVIO
24 agosto 2020
- Informazioni Utili
- Contatti
- Note Legali
- Privacy Policy
- Cookie Policy
- Link Utili
- Santa Sede
- Sala Stampa
- Vatican News
L'Osservatore Romano
00120 Città del Vaticano.
Tutti i diritti riservati
Cookie Policy
Il portale Osservatore Romano utilizza cookies tecnici o assimilati per rendere più agevole la navigazione e garantire la fruizione dei servizi ed anche cookies tecnici e di analisi di terze parti. Se vuoi saperne di più clicca qui. Chiudendo questo banner acconsenti all’uso dei cookies.
ACCONSENTO