· Città del Vaticano ·

Allerta alta anche nella regione del Balcani

Non si allenta
la morsa del virus
Record di casi in Francia

Persone con mascherina passeggiano accanto alla Tour Eiffel (Afp)
10 agosto 2020

La Francia sta affrontando la seconda ondata della pandemia di coronavirus. I numeri sono altissimi: 9.330 casi in una settimana, 2.288 in appena 24 ore, in netto aumento rispetto al giorno prima, a livelli che non si vedevano da maggio. A conferma, hanno spiegato le autorità sanitarie, di una «circolazione più attiva del virus su tutto il territorio, in particolare tra i giovani».

Motivo in più per adottare nuove restrizioni in luoghi simbolo delle vacanze come Saint Tropez, in Costa Azzurra, dove le mascherine ora sono obbligatorie anche all’aperto. Come anche a Marsiglia, nella centralissima area del porto vecchio. Molte altre città turistiche stanno adottando la stessa politica. A partire da Parigi, dove da oggi, lunedì, è vietato andare in giro a volto scoperto nei luoghi più frequentati, come i lungosenna, i parchi e le strade commerciali.

Allerta alta anche in Spagna, con oltre 314.000 contagi su 47 milioni di abitanti. Nel Regno Unito ci sono ben 580 focolai attivi. Un gruppo di specialisti britannici si è chiesto come mai ci si trovi in questa situazione, invocando un’indagine indipendente per verificare le carenze di un sistema sanitario considerato tra i più avanzati. Nelle loro conclusioni, hanno evidenziato tra le altre cose «la scarsa capacità di test, la carenza di attrezzature di protezione, la reazione tardiva da parte delle autorità centrali e regionali, processi decisionali lenti, alti livelli di mobilità della popolazione».

Nelle ultime 24 ore in Romania si sono registrati più di mille contagi da coronavirus, per la precisione 1.145, a conferma che il Paese resta nei Balcani quello maggiormente colpito dal virus. Da ieri vi sono stati altri 41 decessi, che portano a 2.700 il numero complessivo delle vittime. Il totale dei casi di contagio sono ad oggi 61.768. La Romania ha effettuato finora più di 1,3 milioni di test, il numero maggiore nella regione. L’allerta è alta anche in Serbia, dove i nuovi casi di covid-19 sono stati 236, in tutto 28.099, con nove decessi che hanno fatto salire a 641 il numero dei morti dall’inizio dell’epidemia. Il numero dei pazienti in terapia intensiva è sceso a 106. Un numero analogo di contagi, 233, si è registrato in Bosnia ed Erzegovina, dove da ieri sono morti cinque pazienti, mentre il bilancio giornaliero in Kosovo è stato di 188 casi e 12 decessi. La Bulgaria ha registrato 134 casi e tre decessi da ieri. In calo i contagi in Macedonia del nord, dove nelle ultime 24 ore i nuovi casi di coronavirus sono stati 85, con quattro decessi.