Un testo teatrale inedito della regina del giallo

La «bugia» di Agatha Christie

agatha-christie-1.jpg
26 agosto 2020

Un colpo di scena. Trattandosi di Agatha Christie, potrebbe non essere una notizia. Ma in realtà la notizia c’è, ed è anche ghiotta. Come riferisce «The Times» nell’edizione di mercoledì 26 agosto, è stato scoperto da uno dei suoi infaticabili biografi, un inedito intitolato The Lie. Anzitutto si è di fronte a un’opera concepita direttamente per il teatro, a testimonianza di un’aspirazione da sempre alimentata dalla “regina del giallo” ma solo sussurrata e mai sviluppatasi con pieno rigoglio. Poi c’è da rilevare, circostanza altrettanto intrigante, che The Lie sembra fu scritto durante la celeberrima volontaria “sparizione” di Agatha Christie, quando il mondo intero trovò a chiedersi che fine avesse fatto. Nel 1926, dopo l’ennesima crisi con il coniuge, Agatha Christie scomparve dalla circolazione. Si scatenò allora una vera e propria caccia all’uomo, o meglio alla donna, coordinata da Scotland Yard. Dopo alcuni giorni la Christie riemerse: si era registrata, sotto falso nome, in un hotel ad Harrogate. Dalla vicenda scaturirono incalzanti interrogativi. Aveva ella accusato un esaurimento nervoso? Aveva avuto una crisi di amnesia? In realtà il tutto si riduceva ad un’autopromozione pubblicitaria per suggellare una fama già acclarata? L’episodio — che nel 1979 divenne un film interpretato da un’eccellente Vanessa Redgrave — still stirs debate (“è ancora oggi oggetto di dibattito”) scrive «The Times». The Lie tratta di un matrimonio in crisi e tesse una approfondita riflessione sulle complesse dinamiche del rapporto di coppia. In questa trama non si può non riscontrare l’elemento autobiografico, visto il suo tormentato legame con il marito, archeologo di fama, notoriamente fedifrago. L’opera, ambientata in un sobborgo di Londra, ha per protagonista una giovane sposa, Nan, alle prese con un marito oltremodo autoritario, John. I due si separeranno, ma poi, dopo lo scioglimento di un groviglio di vicissitudini si avvieranno alla riconciliazione: il finale, in merito, non è definitivo. The Lie dunque non ha mai raggiunto il teatro, presumibilmente con grande cruccio della scrittrice, che soleva affermare di sentirsi «tagliata» per questo genere letterario. E certo non aveva torto. La versione teatrale di Trappola per topi fu rappresentata al New Ambassadors Theatre di Londra il 25 novembre 1953, giorno dal quale è tuttora in cartellone, ininterrottamente. (gabriele nicolò)