· Città del Vaticano ·

Alla scoperta del padiglione della Santa Sede alla biennale

Dialogo capace di generare “parole nuove”

 Dialogo capace di generare  “parole nuove”  QUO-096
27 aprile 2024

È un dialogo a cuore aperto tra le detenute della Giudecca e gli artisti, scelti dai curatori del Padiglione della Santa Sede, Bruno Racine e Chiara Parisi. Un dialogo tra quello che si vive “dentro”, segnato dal dolore, dall’esclusione e dalla colpa; e quello che si porta da “fuori”, soprattutto il disagio e il pregiudizio. Colpisce però che la mescolanza di sensazioni tanto diverse si sciolgano nella bellezza dell’arte che è veicolo di comprensione, di confronto, del donarsi a vicenda. L’esperienza fatta tra le detenute e gli artisti si esprime nelle opere allestite nei vari locali della Giudecca. Installazioni, quadri, foto che rendono il Padiglione della Santa Sede un’esperienza capace di generare “parole nuove”, ha sottolineato il cardinale José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione.

Il regista Perego racconta le invisibili e la loro resilienza


Dal colore al bianco e nero, dalle meraviglie di Venezia agli ambienti del carcere. Gioca sui contrasti il cortometraggio di Marco Perego, Dovecote, che ha come protagonista la moglie Zoe Saldana, star del cinema statunitense. Senza trucco, intensa e dolorante interpreta una donna che esce dal carcere; lei lascia i corridoi della Giudecca e le sue compagne — detenute vere che interpretano se stesse — e al suo posto entra un’altra reclusa che piange disperata sapendo a cosa andrà incontro. «È stata una esperienza incredibile — racconta il regista —: ho conosciuto la loro vulnerabilità e spero di aver rispecchiato le loro emozioni, volevo proprio cercare di farle vedere, di raccontarle per non lasciarle invisibili; ascoltarle, capire la loro vulnerabilità, scoprire la loro resilienza».

«Ogni sera, al termine delle riprese ci offrivano poesie, storie e braccialetti che facevano per noi»: un’esperienza umana intensa che in Marco Perego ha lasciato il segno.

da Venezia
Benedetta Capelli