Pesanti bombardamenti a Palmira e ad Aleppo
Il numero di rifugiati causati dal conflitto in Siria e giunti nei Paesi vicini ha superato la soglia dei quattro milioni. Il dato è stato diffuso ieri dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr). Al ritmo attuale, si prevede che il numero delle persone costrette ad abbandonare le proprie case a causa dei combattimenti potrebbe salire a 4,27 milioni entro la fine del 2015.
E gli aiuti scarseggiano: l’Unhcr ha ricevuto solo il 24 per cento dei 5,5 miliardi dollari richiesti per sostenere le persone costrette a fuggire dalla guerra. «Si tratta della più grande popolazione di rifugiati proveniente da un unico conflitto in questa generazione» ha dichiarato l’Alto ommissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Antonio Guterres. Stando agli esperti delle Nazioni Unite, nelle ultime settimane sono aumentati notevolmente i profughi giunti al confine con la Turchia. Tale incremento ha portato il totale dei siriani nei Paesi limitrofi a superare la soglia dei quattro milioni (4.013.000) appena dieci mesi dopo che era stato raggiunto il totale dei tre milioni. Nel frattempo, in Siria continua l’offensiva contro i miliziani del cosiddetto Stato islamico (Is). Decine di famiglie hanno abbandonato la città siriana di Palmira dopo i pesanti attacchi aerei dell’aviazione governativa, che hanno ucciso almeno cinque persone. Secondo attivisti locali, nelle ultime 48 ore, oltre novanta raid sono stati effettuati contro la parte residenziale della città. Pesanti bombardamenti dell’esercito siriano sono segnalati anche ad Aleppo.
Piazza S. Pietro
05 dicembre 2019

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