Terrore jihadista
Il terrore jihadista torna a segnare l’Iraq. È di 41 morti e decine di feriti il bilancio dell’attentato suicida, rivendicato dal cosiddetto Stato islamico (Is), avvenuto ieri durante una partita di calcio a Iskanderiyah, a cinquanta chilometri da Baghdad. Lo riferiscono fonti della sicurezza e mediche, precisando che i feriti sono almeno un centinaio.
Tra i morti c’è anche il sindaco della cittadina. Gli Stati Uniti hanno condannato l’attacco «che ha ucciso e ferito decine di iracheni riuniti per assistere a una partita di calcio» si legge in una nota del dipartimento di Stato. Washington conferma «l’impegno e il sostegno degli Stati Uniti al popolo iracheno e per l’unità dell’Iraq». Il Pentagono ha inoltre annunciato che proporrà «nelle prossime settimane di rafforzare il sostegno militare alle forze irachene» ha annunciato il generale Joe Dunford, capo di Stato maggiore interforze. Il sostegno militare si concentrerà — dicono gli analisti — nell’area di Mosul dove da settimane l’esercito di Baghdad ha lanciato un’offensiva per riconquistare una delle principali roccaforti dell’Is. Finora le truppe hanno ripreso il controllo di quattro villaggi che si trovano a sud del capoluogo della regione di Ninive.
Piazza S. Pietro
06 dicembre 2019

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