Pubblichiamo la traduzione in italiano dell’intervento pronunciato il 17
settembre dal segretario per i rapporti con gli Stati, arcivescovo Paul Richard
Gallagher, durante la sessantaduesima conferenza generale dell’Agenzia
internazionale dell’energia atomica (Aiea) in corso a Vienna.
Signor
Presidente,
Ho il grande onore di portare a lei e a tutti i distinti
partecipanti a questa 62a Conferenza Generale dell’Agenzia Internazionale per
l’Energia Atomica i migliori auguri e più cordiali saluti di Sua Santità Papa
Francesco.
Signor Presidente, a nome della Delegazione della Santa Sede, mi
congratulo con lei e con i membri del Consiglio per essere stati eletti da
questa illustre Conferenza. Desidero anche cogliere l’opportunità per esprimere
il nostro apprezzamento e la nostra gratitudine al Direttore Generale Yukiya
Amano e alla Segreteria per il loro attento lavoro a beneficio dell’intera
famiglia dell’Aiea.
In questa occasione, la Santa Sede, insieme a diversi
stati, dà il benvenuto e si congratula con Grenada per essere diventata membro
dell’Aiea.
Signor Presidente,
La Santa Sede elogia e sostiene le numerose
iniziative dell’Aiea che hanno rafforzato la cooperazione internazionale e
contribuito in modo significativo alla prevenzione della proliferazione nucleare
e alla promozione del disarmo nucleare. Tali attività, di fatto, contribuiscono
anche a favorire lo sviluppo umano integrale, promovendo la cooperazione tecnica
nelle scienze nucleari e nelle loro applicazioni, e sostenendo l’uso pacifico
delle tecnologie nucleari.
Desidero ora affrontare brevemente alcuni degli
aspetti importanti del lavoro fondamentale dell’Aiea.
Il regime di non
proliferazione nucleare è fortemente supportato dalle salvaguardie dell’Aiea,
che sono concentrate sul rafforzarne l’efficacia e migliorarne l’efficienza. Per
esempio, la partecipazione dell’Aiea alle verifiche e al monitoraggio degli
impegni dell’Iran sulla base del Piano d’azione congiunto globale (Pacg) ci
offre un elemento indispensabile per accertare se tutto il materiale nucleare
viene utilizzato per fini pacifici, e così contribuisce a una maggiore pace e
sicurezza in Medio Oriente.
Inoltre, la Santa Sede sostiene i costanti e
pazienti sforzi della comunità internazionale per riprendere i negoziati
relativi al programma nucleare della Repubblica Popolare Democratica di Corea,
che minaccia l’integrità del regime di non proliferazione. Non esiste una
soluzione militare a questa minaccia. Le salvaguardie dell’Aiea, rispecchiando
il ruolo fondamentale dell’Agenzia nelle verifiche nucleari nella regione,
rappresentano un contributo essenziale per la promozione della pace e della
sicurezza e contribuiscono alla costruzione di un clima di fiducia piuttosto che
di recriminazioni reciproche. Il ricorso alle salvaguardie dell’Aiea costituisce
uno strumento importante per procedere verso l’obiettivo della
denuclearizzazione.
Il regime di non proliferazione deve operare
instancabilmente per il bando totale dei test nucleari, come già fa per il
disarmo nucleare. Per questa ragione la Santa Sede ha firmato e ratificato il
Trattato sulla proibizione delle armi nucleari, al fine di andare oltre la
deterrenza nucleare verso un mondo del tutto libero da armi nucleari (cfr. Papa
Francesco, Messaggio alla Conferenza dell’Onu finalizzata a negoziare uno
strumento giuridicamente vincolante sulla proibizione delle armi nucleari, che
conduca alla loro totale eliminazione, 23 marzo 2017).
I test nucleari
comportano il sostanziale e incontrollato rilascio di materiali radioattivi
direttamente nell’ambiente. Hanno generato la dose cumulativa più grande di
radiazioni prodotte dall’uomo finora rilasciate sulle popolazioni e l’ambiente
globale (cfr. Rapporto unscear 2000 all’Assemblea Generale, Exposures to the
public from man-made sources of radiation, Volume i, Annex c, pag. 158-180,
Nazioni Unite, New York, 2000). Come ha affermato Papa Francesco: «L’ambiente è
un bene collettivo, patrimonio di tutta l’umanità e responsabilità di tutti. Chi
ne possiede una parte è solo per amministrarla a beneficio di tutti. Se non lo
facciamo, ci carichiamo sulla coscienza il peso di negare l’esistenza degli
altri» (Papa Francesco, Lettera enciclica Laudato si’, n. 95, 24 maggio 2015).
Per questo sosteniamo che le armi nucleari sono armi di distruzione di massa e
ambientale.
Papa Francesco ha anche osservato che «la spirale della corsa
agli armamenti non conosce sosta e che i costi di ammodernamento e sviluppo
delle armi, non solo nucleari, rappresentano una considerevole voce di spesa per
le nazioni, al punto da dover mettere in secondo piano le priorità reali
dell’umanità sofferente: la lotta contro la povertà, la promozione della pace,
la realizzazione di progetti educativi, ecologici e sanitari e lo sviluppo dei
diritti umani» (Papa Francesco, Discorso ai partecipanti al convegno
“Prospettive per un mondo libero dalle armi nucleari e per un disarmo
integrale”, 10 novembre 2017).
La Santa Sede riconosce l’importante
contributo dell’Aiea alla creazione di un mondo libero da armi nucleari. Questo
ruolo è caratterizzato dall’efficace combinazione delle misure previste dagli
accordi di salvaguardia, unitamente ai diversi protocolli aggiuntivi. Inoltre,
gli sforzi per assicurare la sicurezza e la protezione nucleare, come anche per
promuovere una cultura della sicurezza, sono stati notevolmente migliorati
grazie alle strategie dell’Aiea di rafforzare le reti e i forum globali,
regionali e nazionali, e ampliando le competenze e le capacità relative alla
sicurezza nell’ambito nucleare, delle radiazioni, dei trasporti e delle scorie,
e anche della prontezza e della risposta alle emergenze. Gli obiettivi più ampi
della non proliferazione nucleare, il disarmo nucleare e l’uso pacifico delle
tecnologie nucleari dipendono tutti da queste strategie fondamentali
dell’Aiea.
La Santa Sede apprezza ed elogia gli sforzi dell’Agenzia
nell’istituire una “task force interdipartimentale sui cambiamenti climatici” e
organizzare il Forum scientifico Aiea di quest’anno, incentrandolo su
“Tecnologia nucleare per il clima: migrazione, monitoraggio e adattamento”. Il
ruolo della scienza, della tecnologia e dell’innovazione nel quadro degli
obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite può essere sostenuto da
diverse tecnologie nucleari e dalla loro applicazione così come delineato nei
protocolli di sviluppo dell’Aiea, e quindi promuovere lo sviluppo integrale,
migliorando la nostra custodia del creato di Dio. Di fatto, i progetti di
cooperazione tecnica dell’Aiea nei campi della salute umana, dell’acqua e
dell’ambiente, dei cambiamenti climatici, della sicurezza alimentare e
dell’agricoltura intelligente, tra le altre cose, hanno contribuito in modo
significativo ad alleviare la povertà e alla capacità dei paesi di rispondere ai
loro obiettivi di sviluppo in maniera sostenibile.
L’Agenzia svolge un ruolo
proattivo a tutti i livelli nello sviluppo di strategie per il Programma di
azione per la terapia contro il cancro (Pact) e nell’istituire e migliorare i
programmi di radioterapia. A questo riguardo, la Santa Sede esprime all’Agenzia
la sua gratitudine e il suo apprezzamento per l’aiuto dato agli stati membri di
basso e medio reddito per migliorare l’efficacia dei loro servizi di medicina
radiologica come parte di una strategia complessiva per il controllo dei tumori,
per il sostegno alla formazione degli operatori sanitari e per l’impegno nella
raccolta di fondi destinati a promuovere programmi e attività per il controllo
dei tumori.
In questa occasione, la Santa Sede ricorda l’urgente necessità
di un’etica moderna globale della responsabilità, della solidarietà e della
sicurezza cooperativa, che deve prendere il posto dei vecchi modi di pensare,
tanto spesso guidati dall’interesse proprio e dalla diffidenza. Dobbiamo
riconoscere che la nostra pace e sicurezza in ultima analisi dipendono dalla
pace e sicurezza altrui.
Pertanto, la Santa Sede si appella a tutti i leader
e alle nazioni affinché lavorino verso gli obiettivi comuni di promuovere la non
proliferazione e il disarmo nucleare, lo sviluppo e l’uso pacifico delle
tecnologie nucleari e lo sviluppo umano integrale, specialmente nei paesi più
poveri. Il perseguimento di tali obiettivi contribuirà in non poca misura a una
pace globale vera e duratura.
Signor Presidente,
Per concludere, la
Santa Sede ribadisce la sua sincera gratitudine e conferma il suo fermo sostegno
ai tanti contributi dell’Aiea alla non-proliferazione e al disarmo nucleare,
nonché allo sviluppo e all’impiego sicuro, protetto e pacifico delle tecnologie
nucleari.
Grazie.
Piazza S. Pietro
11 dicembre 2019

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