Giacarta, 29. Rappresentanti di tutte le religioni si sono riuniti nei giorni scorsi a Kudus, in Indonesia, per un momento di festa organizzato dal Balai Budaya Rejosari (Bbr), organismo dell’arcidiocesi di Semarang, nello Java Centrale.
Lo scopo — ha spiegato padre YB Haryono, direttore del Bbr — era
festeggiare i settant’anni d’indipendenza del Paese e rafforzare le relazioni
interreligiose della comunità», favorendo la cooperazione e dando così piena
espressione alle molteplici ricchezze del Paese. Sullo sfondo anche la volontà
di superare, insieme, le difficoltà derivanti dalla siccità, che ultimamente ha
colpito l’Indonesia.
L’appuntamento — riferisce AsiaNews — è stato
accompagnato da un gran numero di attività culturali della gioventù cattolica e
protestante, danze “manipuren” degli indù e cortei buddisti e della comunità
indigena. Anche la presenza musulmana è stata consistente. Conferenze a tema
religioso sono state tenute da leader locali.
Il Balai Budaya Rejosari ha scelto come simbolo dell’incontro una canna di bambù, che, ha spiegato padre Haryono, «è simbolo dell’unità nazionale, in quanto le sue fibre rappresentano le diverse persone della società, che sono accettate in un unico corpo».
Piazza S. Pietro
11 dicembre 2019

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