Torna l’incubo del terremoto in Italia centrale
La terra continua a tremare in Italia centrale. Due forti scosse di terremoto sono state registrate ieri sera, con epicentro a Castel Sant’Angelo sul Nera e Ussita, al confine tra Marche e Umbria. La prima scossa di magnitudo 5.4 è avvenuta alle 19,10; la seconda, di magnitudo 5.9 alle 21,18. Colpiti anche i comuni di Norcia, Visso, Preci, Ascoli Piceno, Tolentino, Camerino, nonché altre zone già interessate dal sisma del 24 agosto: Arquata del Tronto, Amatrice, Accumoli. Segnalati crolli, feriti e migliaia di sfollati sotto shock.
Fortunatamente, nessuna vittima. I soccorsi sono stati ostacolati dalla pioggia torrenziale. Il sisma è stato avvertito anche a Roma, dove molta gente è scesa in strada, a Firenze, così come in Veneto, fino a Bolzano. «Sono vicino con la preghiera alle persone colpite dal nuovo terremoto nel Centro Italia» ha scritto oggi in un tweet Papa Francesco.
Alle due scosse principali sono seguite nella notte almeno 200 repliche, di cui un centinaio con magnitudo superiore al 3.0. Le repliche di magnitudo superiore a 4.0 sono sono state quattro, tutte nella zona di Macerata. Il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, e il commissario per la ricostruzione, Vasco Errani, si sono recati nei luoghi del sisma per valutare i danni e stabilire i primi interventi. Con loro anche il presidente delle Marche, Luca Ceriscioli. «Stiamo cercando di trovare la soluzione ideale per assistere al meglio la popolazione che non può, visto il clima e la stagione, essere accolta nelle tendopoli» ha detto Curcio a Pieve Torina, paese a pochi chilometri da Visso. «Stiamo valutando il trasferimento degli sfollati verso la costa». La situazione è drammatica. Nelle zone più colpite, linee elettriche e telefoniche sono saltate e numerose strade, invase da frane, sono tuttora inagibili. Diversi ospedali e il carcere di Camerino sono stati evacuati. Tanti gli edifici, privati e pubblici, che hanno subito danni gravissimi. Crolli sono stati segnalati anche ad Amatrice, uno dei paesi devastati dal sisma del 24 agosto.
Piazza S. Pietro
14 dicembre 2019

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