Cercare
“ Non mi sentirò forestiero alla mia vita nel cercare la vita di Dio. Conquisterò il mondo per conquistare il cielo”. Le parole di Paolo VI – contenute in uno scritto degli anni Trenta intitolato La preghiera dell'anima – sono state ricordate da monsignor Marcello Semeraro, vescovo di Albano e segretario del Consiglio dei nove cardinali, all'omelia della messa presieduta sabato mattina, 6 agosto, nelle grotte vaticane, accanto alla tomba del Pontefice.
Nel giorno del trentottesimo anniversario della morte, il presule ha richiamato il binomio «conoscere e amare» che ha guidato tutta la vita di Giovanni Battista Montini. «Amare per conoscere e conoscere per amare, perché solo l’amore è “generatore d’amore”» ha spiegato sottolineando la profonda sintonia con quanto Papa Francesco non si stanca di ripetere. Paolo VI è un Pontefice che «parla al mondo: non soltanto ai “figli della Chiesa”, ma pure — con formula efficace — ai “fratelli nel mondo”. Parla al mondo, ma parla pure a se stesso in un religioso soliloquio ispirato dalla parabola evangelica del figlio prodigo». Una circostanza che monsignor Semeraro non manca di evidenziare proprio «mentre viviamo un anno santo, nel segno della divina misericordia».
Piazza S. Pietro
12 dicembre 2019

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