Culminerà in un summit cui sono attesi una cinquantina di capi di Stato e di Governo la riunione dei Paesi Non allineati che si apre domani a Teheran. La riunione — alla quale il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon ha annuciato la sua partecipazione sollevando le perplessità di Stati Uniti e Israele — segnerà il passaggio dall’Egitto all’Iran della presidenza triennale del movimento. Non solo: la visita che per l’occasione il presidente egiziano Mohammed Mursi compirà nella capitale iraniana costituirà l’occasione per riallacciare rapporti bilaterali che, al massimo livello, sono stati interrotti oltre trent’anni fa, dopo la firma del trattato di Camp David tra Egitto e Israele. «L’Iran — ha recentemente dichiarato il ministro degli esteri Ali Akbar Salehi — vuole stabilire con l’Egitto relazioni di amicizia e fratellanza. L’Egitto è il cardine della regione e ha un’importanza speciale nei Paesi arabi e musulmani».
Piazza S. Pietro
15 dicembre 2019
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