Negli ultimi anni della sua vita Henri Matisse, che - ormai malato e sulla sedia a rotelle - non riusciva più a dipingere, fece di necessità virtù mettendosi a ritagliare fogli di carta colorata, trasformando quindi un impedimento in una nuova stagione creativa. Costretto ad abbandonare il pennello, Matisse disegnava e dipingeva con le forbici, tracciando le linee e ricavando le forme senza idee preconcette. In questo modo l’artista concludeva quel processo di affinamento e semplificazione pittorica che era durato per tutta la sua vita, elaborando una nuova tecnica artistica, un linguaggio visivo quasi infantile, una più semplice e originalissima modalità di rappresentazione. A questa ultima fase della pittura di Matisse è dedicata l'importante mostra «Henri Matisse: The Cut-Outs», allestita alla Tate Modern di Londra fino al prossimo 7 settembre, prima di essere trasferita al Museum of Modern Art di New York dal 14 ottobre al 9 febbraio. Alessnadro Scafi ce la racconta.
Piazza S. Pietro
05 dicembre 2019

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