«Ringraziamo di cuore Benedetto XVI per questo ulteriore segno di attenzione alla popolazione giapponese colpita dal terremoto e dallo tsunami». Il vescovo di Sendai, Martin Tetsuo Hiraga, ha pronunciato ieri, con voce molto commossa, queste parole, subito dopo l’annuncio della Santa Sede di destinare alle vittime del terremoto e del maremoto nella regione dell’Honshu orientale i proventi della colletta che verrà effettuata durante la messa in Cena Domini che Benedetto XVI celebrerà il Giovedì Santo, 21 aprile.
Nel corso di un’intervista rilasciata all’agenzia Fides, il presule giapponese ha affermato che il dono del Papa «sarà accettato con grande gioia» dai cattolici del Giappone. Monsignor Hiraga ha inoltre sottolineato che «la Chiesa e la Caritas Giappone si stanno dando molto da fare per soccorrere le vittime della catastrofe. Attualmente sono arrivati alla diocesi di Sendai, la più colpita, centocinquantamila dollari del primo contributo inviato dal Pontificio Consiglio Cor Unum. Saranno utilizzati per aiutare persone in difficoltà, per riparare le chiese, per ricostruire le case».
Per il vescovo di Sendai, «l’affetto e la vicinanza di Benedetto XVI si fanno concreti, ma è tutta la Chiesa universale che sta mostrando un grande slancio di solidarietà. Riceviamo messaggi da persone, gruppi e diocesi dei cinque continenti che vogliono aiutarci. Tutto questo ci fa sentire che il Signore non ci abbandona in queste difficoltà e in questa terribile sofferenza. Questi aiuti ci sproneranno a rialzarci: abbiamo bisogno di preghiere e di gesti concreti d’incoraggiamento».
A Sendai, il Centro di solidarietà, istituito dalla Caritas Giappone, sta lavorando a pieno ritmo anche grazie all’aiuto di circa ottanta volontari, divisi in quattro «punti di frontiera». Questi sono centri di coordinamento degli aiuti e si trovano in prossimità degli abitati maggiormente colpiti dal terremoto. Da questi «punti», i volontari svolgono il loro servizio di solidarietà in coordinazione con le autorità civili dei diversi municipi. Spesso vengono soccorsi i numerosi anziani che abitano questa provincia. Molte di queste persone hanno avuto la casa completamente distrutta dal terremoto o trascinata in mare dalla furia dello tsunami. Si prevede che per circa un mese i volontari presteranno aiuto per ripulire dal fango gli edifici rimasti in piedi.
Esce oggi in contemporanea nei negozi di musica in molti Paesi del mondo un Cd intitolato «Songs for Japan»: si tratta di un’antologia musicale realizzata con il contributo gratuito di trenta tra i più famosi artisti internazionali per aiutare le vittime del terremoto e dello tsunami. I proventi delle vendite verranno inviati alla Croce Rossa del Giappone che ha mobilitato tutti i suoi membri per fornire i soccorsi necessari alle migliaia di sopravvissuti alla catastrofe dell’11 marzo. Il disco è in vendita anche sulla rete.
Piazza S. Pietro
11 dicembre 2019
A Fukushima radioattività in continuo aumento
Cresce in Giappone l’allarme per la radiottavità che fuoriesce dalla centrale nucleare di Fukushima, danneggiata ...
Il Giappone non è solo
Dopo lo choc per una tragedia dalle dimensioni inimmaginabili, si è messa in moto la ...
Una Chiesa missionaria che punta sui laici
Una Chiesa missionaria, che cerca il dialogo con i musulmani e valorizza il ruolo dei ...