La conquista di Parigi non salva Hollande dal tracollo
Parigi, 31. Netta affermazione del centro-destra e crollo dei socialisti — anche se conservano Parigi — nel secondo turno delle elezioni amministrative di ieri in Francia.
La maggioranza delle preferenze nel ballottaggio è andata all’Unione per un movimento popolare (Upm, con il 45,9 per cento), contro il 43 per cento del Partito socialista (Ps), di François Hollande. Al terzo posto si colloca il Fronte nazionale (Fn) di Marine Le Pen, che ottiene il 6,84 per cento dei voti e oltre dieci comuni.
Due anni dopo il ritorno all’Eliseo, e alla vigilia di elezioni europee che si annunciano proibitive per il Governo, per i socialisti si preannunciano tempi molto duri.
Il centro-destra ha subito chiesto un immediato cambiamento di rotta, e già oggi — secondo quanto pubblicato sul quotidiano «Le Monde» — è previsto un rimpasto di Governo, con il ritorno annunciato di Ségolène Royal. La netta vittoria di Anne Hidalgo, da ieri sera la prima sindaco donna di Parigi, ai danni della rivale dell’Ump, Nathalie Kosciusko-Morizet, e le conferme dei candidati di sinistra a Lione, Strasburgo, Lille, Nantes e Digione, non hanno cancellato la sconfitta di enormi proporzioni del Partito socialista e dei suoi alleati. La gauche — in un ballottaggio segnato da un astensionismo record, che ha sfiorato il 40 per cento degli aventi diritto — ha infatti subito una vera e propria disfatta elettorale.
Piazza S. Pietro
12 dicembre 2019

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