I qaedisti preoccupano
Massima allerta al confine tra l’Iraq e l’Arabia Saudita. Le autorità di Riad — che già nei giorni scorsi avevano deciso di dispiegare circa trentamila soldati lungo la linea frontaliera per timore di attacchi terroristici, dopo l’offensiva dei miliziani dello Stato islamico (Is) — hanno ulteriormente potenziato nelle ultime ore le misure di sicurezza.
Durante una conferenza stampa, ieri a Riad, i vertici militari non hanno fatto mistero della loro forte preoccupazione riguardo alla possibilità che l’avanzata dei qaedisti finisca per interessare anche il territorio saudita. Le misure di sicurezza ordinarie adottate lungo il confine con l’Iraq sono da sempre molto accurate. Si basano, rilevano le agenzie di stampa, anche su una tecnologia avanzata: barriere naturali o artificiali, radar e videocamere. Il tutto dispiegato lungo una linea di confine che si estende per 850 chilometri. Ma da quando, all’inizio di giugno, è cominciata l’avanzata dei miliziani dello Stato islamico in Iraq, queste misure sono state rafforzate. Rilevano gli osservatori che in questo scenario, caratterizzato da una tensione crescente, pesa la scarsa fiducia, che si avverte da più parti, nei riguardi dell’esercito iracheno, giudicato non in grado di fronteggiare l’avanzata dei qaedisti.
Piazza S. Pietro
13 dicembre 2019

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