Dakar, 1. Riflettere e scambiare informazioni sull’applicazione dei rispettivi piani pastorali e, soprattutto, fare il punto sulla coabitazione fra musulmani e cristiani e quindi approfondire i legami di fratellanza con le Chiese subsahariane: sono stati questi, in estrema sintesi, i temi affrontati nei giorni scorsi dai rappresentanti della Conferenza episcopale regionale del nord Africa (Cerna), in visita a Dakar, dove hanno incontrato fra gli altri il presidente della Repubblica senegalese, Macky Sall, accompagnati da responsabili della Chiesa locale.
Come riferisce il sito in rete «Il sismografo»,
l’arcivescovo di Dakar, Benjamin Ndiaye, ha sottolineato l’ambiente sereno, di
buona collaborazione tra cristiani e musulmani in Senegal e ha espresso al
contempo un desiderio molto sentito tra i popoli del Maghreb: vivere insieme
favorendo sempre la pace e la convivenza fraterna. Un tale obiettivo, ha
assicurato monsignor Ndiaye, esige una laicità sana capace di rispettare e
garantire i sentimenti e la fede delle persone.
Diversi presuli presenti
hanno fatto altre considerazioni sull’incontro, insistendo in particolare sul
vivere insieme come fratelli e nel rispetto delle proprie identità. Alcuni hanno
ricordato situazioni diverse e molto difficili come nel Vicino oriente o in
Europa, dove spesso, enfatizzando i problemi vissuti con i migranti che
confessano la fede musulmana, si oscurano molti aspetti positivi dell’islam, che
nel Maghreb sono la base della coabitazione con i cristiani e i fedeli di altre
confessioni.
Piazza S. Pietro
10 dicembre 2019

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