Cosa bisogna concretamente fare
«La Santa Sede intende esprimere il suo vivo apprezzamento alle Chiese cattoliche locali di Guinea, Liberia e Sierra Leone per la loro tempestiva risposta alla crisi causata dall’ebola.
Per potenziare maggiormente i loro sforzi, e come risposta concreta all’emergenza, la Santa Sede offre un contributo finanziario. I fondi saranno a disposizione di strutture sostenute dalla Chiesa per migliorare l’assistenza che esse offrono attraverso istituzioni sanitarie, iniziative comunitarie e la cura pastorale dei malati e del personale sanitario». Così si legge nel comunicato stampa che accompagna il documento "Potenziare l’impegno della Chiesa cattolica nella risposta all’emergenza Ebola del Pontificio Consiglio della giustizia e della pace che pubblichiamo integralmente sull'Osservatore Romano. Documento che descrive, per la prima volta, spiega sempre il comunicato, «una risposta pastorale a una malattia relativamente nuova che ha devastato individui, intere famiglie e anche comunità, specialmente nei Paesi dell’Africa occidentale di Guinea, Sierra Leone e Liberia».
Piazza S. Pietro
08 dicembre 2019

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