· Città del Vaticano ·

Lampedusa conferisce la cittadinanza onoraria a una piccola migrante, Maria,
la prima nata sull’isola dopo 50 anni

La speranza viene dal mare

 La speranza viene dal mare  QUO-101
04 maggio 2024

Poco più di cento chilometri: sono quelli che separano la Tunisia da Lampedusa. Ma per la piccola Maria questa distanza geografica rappresenta molto di più: rappresenta una vita divenuta possibile, un futuro sognato e poi concretizzato, una speranza che si è fatta presenza e cura.

Maria oggi ha due anni e mezzo. È nata il 31 luglio 2021, non appena sua madre Rita, originaria della Costa d’Avorio, è arrivata sull’isola siciliana di Lampedusa, soccorsa con altri migranti a bordo di un barcone partito dalle coste tunisine. Una volta approdata, la donna, giunta ormai al termine della gravidanza, è stata trasportata presso il Poliambulatorio locale in via precauzionale, prima del trasferimento in elisoccorso verso gli ospedali di Palermo o Agrigento.

La piccola Maria, però, non ha voluto aspettare ed è venuta alla luce sull’isola alle 23.40. Il nome che le è stato dato è un omaggio a Maria Raimondo, l’infermiera che ha prestato assistenza alla neonata e a sua madre durante tutte le fasi del travaglio e del parto.

Ma c’è un altro elemento che rende la nascita di Maria ancor più straordinaria: la piccola è stata la prima nuova vita a venire alla luce dal 1970 sull’isola siciliana, dove i parti sono rarissimi, complice la condizione di insularità e le scarse attrezzature medico-sanitarie del posto.

Per questo, il Comune di Lampedusa oggi ha conferito alla bimba la cittadinanza onoraria: «Maria è il simbolo di chi c’è l’ha fatta — ha detto il sindaco delle Isole Pelagie, Filippo Mannino — ma soprattutto di chi non ce l’ha fatta, di chi nutre la speranza di raggiungere un posto migliore dove mettere radici, dove vivere nella piena libertà e legalità, dove il diritto all’infanzia è una priorità». «La cittadinanza onoraria — ha aggiunto — è un riconoscimento alla vita, alla solidarietà, al rispetto e alla tutela dei diritti umani e di tutti i bambini». Alla piccola verrà intitolato anche un nuovo parco giochi, allestito in via Roma grazie al Fondo asilo, migrazione e integrazione, concesso dal ministero dell’Interno.

Oggi Maria vive a Cassaro, in provincia di Siracusa, insieme ai suoi genitori. La loro casa è un piccolo appartamento messo a disposizione da una cooperativa sociale. «Per mia figlia spero una vita migliore della mia», racconta Rita, che sogna di diventare una sarta, mentre suo marito sta imparando il mestiere del marmista.

Un altro segnale di speranza, dunque, un’altra prova che, sulla rotta mortale del Mediterraneo centrale, tra le più pericolose per i migranti — basti dire che, al 21 dicembre 2023, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni registrava 2.571 vittime — «la forza della vita irrompe in uno scenario da incubo tra mare e sofferenza». (isabella piro)