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10 aprile 2024

Online il bando del concorso «Maria Pellegrina della Pace»


Un concorso artistico in occasione dell’Anno mariano. Lo ha lanciato la diocesi di Porto-Santa Rufina sul tema Maria Pellegrina della Pace ed è rivolto ad artisti che risiedono o sono impegnati nel territorio diocesano e possono partecipare all’iniziativa con dipinti, disegni, icone, grafiche, fotografie, incisioni, mosaici, opere d’arte tessile, sculture, tarsie. La partecipazione è gratuita e consentita sino al 10 maggio per l’invio delle immagini digitali delle opere all’indirizzo curia@diocesiportosantarufina.it. Le opere selezionate saranno esposte in una collettiva presso la Sala Ruspoli di Cerveteri e la prima classificata sarà acquisita dalla diocesi. La commissione di Arte sacra della diocesi di Porto-Santa Rufina valuterà l’interpretazione del tema, per il quale il bando offre due spunti di riflessione mariana tratti dal pensiero di san Giovanni Paolo ii e di Papa Francesco. Tutte le informazioni sono pubblicate sul sito www.diocesiportosantarufina.it.

Il nuovo sito del Progetto Policoro


Una rinnovata veste grafica e una diversa presentazione dei contenuti per un cammino quasi trentennale. È online, all’indirizzo www.progettopolicoro.it, il nuovo sito del Progetto Policoro. L’iniziativa, promossa dal 1995 dalla Conferenza episcopale italiana e fiorita da un incontro tenutosi nella città di Policoro, in provincia di Matera, «attraverso l’animazione delle comunità territoriali si propone di essere una presenza evangelizzatrice nel mondo del lavoro, promuovendone una nuova cultura e accompagnando i giovani nella ricerca e nella realizzazione della propria vocazione lavorativa». Il nuovo portale ruota attorno a tre parole chiave del Progetto: giovani, Vangelo e lavoro. «Il sito — ha spiegato il coordinatore nazionale, don Ivan Licinio — cerca di raccontare una lunga storia che continua grazie all’impegno, alla passione e alla competenza di quanti hanno a cuore i giovani e credono fermamente che non siano il futuro ma il nostro presente sul quale ci giochiamo la tenuta sociale del nostro Paese e soprattutto la nostra credibilità di credenti quando riusciamo a realizzare la parola dell’apostolo Pietro negli Atti: “Quello che ho te lo do nel nome di Gesù, alzati e cammina!”». Perché, come affermò don Mario Operti, ideatore del progetto: «Non esistono formule magiche per creare lavoro. Occorre investire nel cuore e nell’intelligenza delle persone».

a cura di Fabio Bolzetta