· Città del Vaticano ·

DONNE CHIESA MONDO

LeIdee

Sessanta anni dal Concilio:
le donne dopo il Vaticano II

 Sessant’anni dal Concilio  DCM-010
04 novembre 2023

La prima sessione del Sinodo sulla sinodalità, al quale 54 donne hanno diritto di voto, si è appena conclusa a Roma. La seconda ci sarà nell’ottobre del 2024, e saranno esattamente sessanta anni da quando entrarono nel Concilio Vaticano ii 23 donne. Erano 10 religiose e 13 laiche. Tutte, solamente, Uditrici.

Quelle madri conciliari che fecero il loro ingresso in San Pietro alla fine di settembre 1964, erano donne preparate, fedeli convinte, ma sapevano che nessuna avrebbe avuto diritto di parola, né avrebbe potuto votare. Ciò nonostante furono da subito attivissime, e tra loro coese e determinate a non perdere quella che era una occasione per tutte le donne del mondo. Perché se il Concilio ha affrontato solo marginalmente la questione femminile, è vero che ha offerto prospettive nuove per «l’altra metà del genere umano».

Come scrive Adriana Valerio, storica e teologa e autrice del libro Madri del Concilio in cui le ha raccontate tutte, «sappiamo degli interventi autorevoli di alcune di loro (per esempio l’australiana Rosemary Goldie, la spagnola Pilar Bellosillo e la francese Suzanne Guillemin) affinché il femminile non fosse trattato come argomento a sé, per isolarlo, ingabbiarlo o esaltarlo, ma che si affermasse la dignità della persona umana e pertanto, il primato della parità fondamentale che conferisse a ogni battezzata/o il principio della corresponsabilità apostolica».

Questo numero di donne chiesa mondo parte da loro per raccontare in che modo posizione, ruolo e consapevolezza delle donne nella Chiesa sono cambiati in sessanta anni; sorti progressive ma, nei decenni, anche qualche retromarcia, come sottolinea Mercedes Navarro Puerto, mercedaria e biblista, che scrive sulle religiose dopo il Concilio e offre una testimonianza in prima persona.

Molti gli interventi di chi la lezione del Concilio l’ha recepita e sperimentata da fedele, da religiosa, o nella vita professionale e politica: Cettina Militello, tra le prime donne italiane iscritte a una facoltà teologica; Nicla Spezzati, tra le prime ad avere un incarico ai vertici in Curia; Rosy Bindi, dirigente dell’Azione cattolica e poi ministro della Repubblica in Italia .

Da scrittrice, Carola Susani racconta attraverso una lettera immaginaria a una ragazza di oggi le riflessioni di una madre conciliare. E c’è l’esperienza dei movimenti laicali femminili: cattoliche che già prima del Concilio avevano scoperto un protagonismo delle donne fuori di casa e dentro la Chiesa.